Reattanza trifase in aria di limitazione C.C.
Le reattanze di limitazione di corto circuito vengono installate in serie alla linea e provvedono a ridurre le correnti di corto circuito. La riduzione può avvenire anche per altri scopi, ad esempio per l’avviamento di motori elettrici o macchine fortemente induttive. Il vantaggio che introduce questo tipo di reattanza è determinato dal fatto che è possibile installare interruttori automatici con correnti di corto circuito più basse. Altra peculiarità risiede nell’avere la via di richiusura del flusso non in un nucleo ferromagnetico, quindi non vi sono perdite nel ferro con i vantaggi notevoli termici. A ciò si abbina l’assenza di limiti di frequenza nominale di funzionamento data la costante curva di magnetizzazione del vuoto, di conseguenza il nucleo non si satura e si evitano vibrazioni.
ll nucleo cosiddetto “in aria” esclude quindi tutte queste problematiche, risulta tuttavia vantaggioso soprattutto quando si trattano forme d’onda altamente distorte.
Le reattanze in aria vengono caratterizzate dai seguenti dati:
- Potenza reattiva nominale
- Induttanza nominale di fase
- Corrente nominale
- Frequenza
- Classe di isolamento
- Classe di temperatura
- Temperatura ambiente di funzionamento.
Altri settori in cui vengono utilizzate le reattanze in aria sono:
- Reattori di filtro (Filtri per armoniche, associate a condensatori)
- Reattori di spianamento (Reattori introdotti per ridurre / attenuare le armoniche dopo i convertitori AC/DC)
- Reattori in derivazione (Per compensazione corrente capacitiva)
- Carichi induttivi per sala prove.
Uno shunt magnetico centrale può essere installato per ridurre le dimensioni della reattanza, mantenendo inalterate le prestazioni per frequenze vicine a quella di rete.
Categoria merceologica:
Settore di applicazione: Elettronica/Elettrotecnica , Macchine Utensili/Robotica , Metalmeccanico/Siderurgico
Area tematica: Trend e mercato
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